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Su di me

Ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l'Università degli Studi di Urbino nel 2001.

In seguito ho partecipato al corso della durata di un anno di Psicologia Scolastica organizzato dalla stessa Università ed il corso biennale di specializzazione nella diagnostica con il Reattivo di Rorschach presso la Scuola Romana Rorschach.

La mia esperienza lavorativa nasce nei servizi territoriali di terapia e riabilitazione, dapprima in una Comunità Terapeutica per Adulti e poi per sette anni in una Comunità Educativa per Minori a rischio.

Nel 2008 ho avviato la mia attività come libera professionista e ho iniziato la formazione come  psicoterapeuta presso la Scuola Quadriennale di Psicoterapia Umanistico-esistenziale Integrata e per la Comunità A.S.P.I.C. di Roma. Ai fini della specializzazione ho svolto 4 anni di analisi personale in Bioenergetica, sia in forma individuale che in gruppo e tre anni di tirocinio con la supervisione della Dott.ssa Vera Stoppioni, presso il reparto di Neuropsichiatria Infantile di Fano (PU).

Da sempre interessata a conoscere gli aspetti transculturali delle teorie e dei modelli di intervento e ad indagare l'influenza della società sul benessere della persona e della comunità, ho collaborato come counselor e formatrice per tre anni con l'Associazione di Volontariato per Immigrati "Millevoci" di Fano (PU). Ho condotto un percorso di riconoscimento ed espressione delle emozioni in gruppi-classe, gruppi di lavoro per insegnanti sulle tematiche e i metodi dell'intercultura e gruppi supportivi per genitori.

Per 11 anni ho vissuto e lavorato ad Amsterdam e questa esperienza ha fatto di me una migrante in un Paese non molto lontano, ma che mi ha messa  a confronto con un modello socio-culturale e relazionale altro. Interessante e anche faticoso. La curiosità, il desiderio di sentirsi parte di una collettività e la consapevolezza dell'influenza delle proprie origini nell'essere e nel fare quotidiano andavano di pari passo con la nostalgia, a volte il senso di inadeguatezza, gli stereotipi da una parte e dell'altra, le difficoltà di comprensione anche divertenti.

Dal bisogno di relativizzare, di ironizzare e di entrare in una forma di contatto più immediato con gli aspetti giocosi e piacevoli sia  nella vita che nella professione clinica, è iniziata la mia ricerca e la pratica dello Yoga della Risata. Ad aprile ho svolto un training ad Amsterdam con Maarten Vos, trainer accreditato di Yoga della Risata, pedagogista e docente teatrale. Per questo accanto alla mia attività di supporto psicologico e di psicoterapia, conduco, gruppi di Yoga della Risata soprattutto in ambito sanitario, nelle aziende e nelle scuole come parte di un percorso di team building e di consapevolezza della capacità fondamentale di ognuno di noi di 'ridere senza una ragione', di ridere per stare bene con noi stessi e nelle nostre relazioni sollecitando la giocosità, la spontaneità e l'autoironia.

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