La Psicologia Umanistica Integrata pone al centro del suo interesse la persona e il 'come' delle sue relazioni nel mondo.
Si tratta di una teoria e di un metodo che prende le mosse dagli studi della Psicologia Gestaltica e della Analisi Bioenergetica, così come della Psicologia Rogersiana e della Psicologia Cognitivista e Sistemico-Relazionale. 
La base comune è da rintracciare nella fiducia nella naturale spinta dell'uomo allo sviluppo del proprio potenziale e all'adattamento creativo.
Il lavoro è orientato a sollecitare un processo di contatto tra la dimensione corporea, con la sua sensorialità, la motricità e la sessualità, la dimensione affettiva, fatta di sentimenti e di relazioni, la dimensione del pensiero, delle idee e dell'immaginazione, la dimensione della socialità e, infine, la dimensione spirituale, in cui si annida il senso della nostra storia unica e originale.
In questa ottica la sofferenza psicologica, in qualsiasi forma si manifesti, é il risultato di un'inibizione delle proprie possibilità espressive e al tempo stesso una richiesta di aiuto.
Fare esperienza di sè, nel qui e ora, in un contesto protetto e accogliente, favorisce l'apertura, il disvelamento e la sperimentazione, arricchendo la consapevolezza, l'autoironia e le possibilità di inventare continuamente nuove varianti e combinazioni verso il benessere.